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Politica

Nel PD si pensa già al 2025 e una nuova corrente dichiara guerra al duo Topo-Casillo

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NAPOLI – Il PD l’unico partito italiano ad avere una struttura solida e possedere classe dirigente e dirigenziale che possa garantire bacino di voti ad ogni latitudine in Italia, in Campania ha sempre vissuto lotte intestine basate soprattutto su clientele e personalismi.

È quanto sta accadendo tuttora, soprattutto in vista delle elezioni regionali che si terranno a settembre 2020. Nel partito democratico dove le varie correnti formatisi all’interno del partito zingarettiano sono già proiettate al futuro, ossia alle politiche 2023 e alle prossime regionali 2025.

Infatti, stabilita oramai la leadership del governatore De Luca, consolidatasi soprattutto dopo l’amministrazione dell’emergenza Covid, i capibastone del PD campano stanno già pensando a quello che sarà il dopo De Luca.

In Campania, al di là della forte e solida figura dell’ex sindaco di Salerno è risaputo che il potere del consenso è posseduto da due nomi in particolare, il deputato Lello Topo e il Consigliere regionale uscente Mario Casillo, dove il primo detiene la zona a nord di Napoli e il secondo l’intera area vesuviana e a sud della provincia.

In un accordo raggiunto con De Luca due anni or sono, i due dominus del PD campano assicurarono pieno appoggio alla candidatura del Presidente uscente e lo siglarono con la nomina di Leo Annunziata a Segretario regionale del partito e la condizione che nel 2025 il candidato Presidente della Regione Campania uscisse dalla corrente Topo-Casillo, puntando con molte probabilità sul nome del secondo.

A queste condizioni non ci sta una gran fetta di tesserati del PD campano e stiamo parlando di tutte quegli eletti ed iscritti che allo scorso congresso nazionale hanno appoggiato Zingaretti come segretario del partito e altri che pur votando Martina comunque non hanno mai sopportato questa leadership, a loro avviso, poco autorevole. Uno su tutti Fulvio Bonavitacola attuale vicepresidente della Regione che grazie all’appoggio di alcuni eletti PD in Campania sta fondando una nuova corrente all’interno del partito.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, Fulvio Bonavitacola ha già chiamato e riunito a sé i suoi per contrastare l’armata Casillo-Raia sponsorizzata anche dall’On. Lello Topo. Infatti l’idea del vicepresidente è quella di virare i voti dei suoi fedelissimi su Mimmo Tuccillo ex sindaco di Afragola e ex deputato. Peccato però che per alcuni il nome di Tuccillo non faccia accapponare la pelle, viste anche le tante distanze prese nel passato prossimo nei confronti di De Luca dall’attuale consigliere afragolese.

Diciamo che a tutti i fedelissimi di Bonavitacola il progetto di sostituzione del potere, all’ombra del vesuvio, all’interno del partito piace ma solo se si trovasse un nome che potesse realmente, in termini di consensi e di imponenza, scalfire l’autorevolezza o l’autorità, secondo alcuni, creatasi dal duo Topo-Casillo.

La guerra intestina tra i deluchiani e i topicasilliani risale a decenni orsono viste anche le differenti visioni di amministrare la cosa pubblica. Al duo Topo-Casillo gli è sempre stato addotto un rapporto tenero e per molti versi, vicino al senatore Luigi Cesaro di Forza Italia, vedi accordi presi in Città Metropolitana, vicenda ex Cirio e urbanizzazione di Villaricca, città natale di Lello Topo di cui è anche stato sindaco per diversi anni.

Tutto questo, ovviamente, rimanda solo di un’altra partita la battaglia tra le due sponde democratiche ma ciò non vuol dire che la corrente Bonavitacola possa demordere, perché all’orizzonte ci sono le regionali del 2025 e la volontà del vicepresidente sarà quella di rompere l’accordo fatto con De Luca e presentarsi in pompa magna come candidato Presidente della Regione Campania. Il resto… lo scopriremo solo vivendo.

Caivano

CAIVANO. Accordo tra Ciciliano e i Commissari prefettizi. Ripartiranno i lavori per la manutenzione stradale

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CAIVANO – Un merito va dato ai Commissari di Caivano. Sono i miei più accaniti lettori. Un solo neo, quello che in soccorso a quelli prefettizi deve sempre arrivare quello Straordinario.

Neanche il tempo di sollevare la polemica sulle strade che sembrano groviere e dei fondi vincolati in bilancio pur di costituirsi un alibi per non fare nel mio ultimo editoriale – (leggi qui) – che il Commissario Fabio Ciciliano accoglie le lamentele dei caivanesi e di Minformo e corre ai ripari con un accordo con la Commissione Prefettizia del Comune di Caivano per avviare i lavori di ripristino e manutenzione del manto stradale in città.

Questo il testo del Comunicato Stampa arrivato in redazione pochi minuti fa: “È stata raggiunta un’importante intesa tra il Commissario Straordinario di Caivano, Fabio Ciciliano, e la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, per avviare i lavori di ripristino e manutenzione del manto stradale nella città.

Le attività inizieranno martedì 21 maggio con la riapertura dei cantieri in via Imbriani e via Roma da parte dell’azienda assegnataria dell’appalto, che riprenderà i lavori destinati a terminare entro la fine del mese di luglio.

Nell’ambito dell’accordo per il ripristino e la manutenzione di tratti del manto stradale a Caivano, è stata prevista una nuova assegnazione di lavori da parte del Comune. Questa decisione è stata presa al fine di garantire un intervento completo sulle strade interessate, assicurando il massimo livello di sicurezza e qualità per i cittadini.

Il cronoprogramma dei primi interventi, che partiranno anch’essi martedì 21 maggio, prevede lavori su Viale Necropoli, Via Pesce, Viale Margherita e Corso Umberto, seguiti da interventi sulla Strada Provinciale Sannitica.

Grazie al supporto del Commissario Straordinario di Governo, i lavori di rifacimento delle strade continueranno, coinvolgendo diverse vie cittadine individuate in base a criteri di priorità definiti con la Polizia Municipale. L’obiettivo è completare la manutenzione delle principali arterie stradali entro la fine dell’anno.

L’intesa rappresenta un passo fondamentale per risolvere un problema che ha afflitto la comunità di Caivano per troppo tempo. Tutti gli attori coinvolti esprimono grande soddisfazione per questo risultato, che testimonia l’efficacia della collaborazione istituzionale e l’impegno verso il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.”

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Caivano

CAIVANO. I Commissari pur di non riqualificare la città bloccano tutti i fondi disponibili in bilancio

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CAIVANO – Strane cose succedono in Amministrazione nel comune di Caivano sotto l’egida di Filippo Dispenza e gli altri due colleghi che formano la terna commissariale. Delibere che annullano delibere. Sul rendiconto 2023 sorgono dubbi ai commissari dopo che vengono pubblicati articoli di Minformo al punto tale da correre ai ripari facendo di nuovo i conti pur di non ammettere che la nostra testata è l’unico “organo politico” che sta dettando l’agenda dei viceprefetti sul territorio.

Dopo il nostro articolo (leggi qui) dove si parlava dell’inefficienza amministrativa nel manutenere il verde pubblico e dell’avanzo disponibile lasciato dai Commissari prefettizi con Delibera n°42 dell’8 Maggio 2024 di circa 4 milioni di euro, i quali non lasciavano alibi ai Commissari sui lavori da fare al manto stradale e alla manutenzione delle scuole, i geni della gestione amministrativa caivanese che pensano bene di fare? Con una nuova delibera – la n°48 del 16 Maggio 2024 pubblicata dopo l’articolo di Minformo – sull’Approvazione della relazione sulla gestione dello schema di rendiconto che di fatto sostituisce la vecchia, rinominando la nuova come nota integrativa, vincolano gli altri circa 4 milioni di euro, lasciando disponibile la risicata somma di € 109.767,49 e facendo risultare una somma vincolata di € 7.304.193,47 a fronte degli € 3.337.995,73 della prima delibera.

Pur di non prendersi la responsabilità di lavorare per il bene collettivo, offrire servizi mai visti in queste lande desolate, come la normale amministrazione di aggiustare, strade, sottoservizi e scuole e pur di costituirsi il solito alibi del “non ci sono soldi” vincolano circa 8 milioni di euro per eventuali emergenze. Ma ad un ente appena uscito fuori dal dissesto, che non presenta alcun debito se non quelli prodotti dalla scorsa amministrazione col solito metodo dei contenziosi, a che serve vincolare una somma così grossa togliendo la possibilità di investire somme di denaro per riqualificare il territorio?

A meno che, anche la responsabilità sulla riqualificazione delle strade, dei sottoservizi, dell’illuminazione e degli edifici scolastici, non la si voglia demandare al Commissario Straordiario Fabio Ciciliano, tutto è niente.

Altrimenti davvero non si riesce a capire il perché di questa scelta. Forse perché da quando ci sono i commissari prefettizi le cifre tra stipendi e rimborsi sono schizzati alle stelle? Ma di questo ne parleremo nel prossimo editoriale. Restate connessi.

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Politica

Ministro Fitto: “Il Sud la smetta di lamentarsi”

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“Basta con le lamentazioni, basta con l’idea che il Sud debba giocare all’attacco in virtù dell’idea che la migliore difesa è l’attacco. Poniamoci, invece, il problema di spendere le risorse che ci sono e di come le spendiamo, con una visione strategica e non in tanti piccoli investimenti, evitando la polverizzazione della spesa”.
Queste le parole del ministro per gli Affari Europei e il Sud, Raffaele Fitto, in apertura della terza edizione di “Verso Sud”, il forum organizzato da The European House Ambrosetti, in programma oggi e domani a Sorrento.

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